Dopo il terremoto del 2015, il Nepal ha contato 9.000 morti, oltre 22.000 feriti, oltre 500.000 abitazioni inagibili o distrutte e circa 8 milioni di persone che hanno subito danni in seguito all’accaduto. Una tragedia che ha colpito questo paese quasi due anni fa (25 aprile), un evento sismico terribile con magnitudo 7,8 della scala Richter, oltre 300 scosse e epicentro a circa 76 km da Kathmandu, la capitale.
Il Nodo Infinito, la onlus nata proprio nel 2015 per fornire un aiuto concreto ai ragazzi in età scolare, è stata fondata da Giampietro Todesco e Annalisa Fioretti, che è coinvolta anche nel progetto Aiperon sempre impegnato in progetti di sostegno in Nepal. Ed è proprio grazie al loro lavoro, e anche alla passione di tutti i volontari, che sul territorio sono state realizzate nuove strutture per consentire alla popolazione di riprendere le loro attività quotidiane.
Una zona in difficoltà che è stata duramente colpita nell’aprile 2015 e che, grazie a Il Nodo Infinito e Aiperon, sta piano piano ricominciando a vivere: anche Everest si è impegnata a collaborare con le onlus per aiutare questa zona in difficoltà rispondendo alle esigenze e priorità locali su suggerimento della popolazione e del governo locale.
Con i fondi ricevuti da Everest e dalle altre associazioni sono state costruite 25 strutture scolastiche temporanee, 2 delle quali sono diventate permanenti e rese antisismiche e termicamente isolate dal freddo: grazie a questo progetto oggi 162 bambini possono studiare in veri edifici scolastici e proseguire la loro formazione in modo sicuro.